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giovedì 3 settembre 2009

Un pianeta più intelligente

IBM - Come comunica un pianeta più intelligente: conversazioni

Che suono ha il nostro pianeta quando parla? Un secolo fa la risposta era semplice: la voce della gente che chiacchierava, di persona oppure attraverso i fili del telefono. Oggi, invece, non sono più solo le persone a parlare, ma anche tutte le cose parlano tra loro: dagli smart phone alle automobili, dai contatori dell’energia agli elettrodomestici.
Entro il 2011 sul Web ci saranno due miliardi di persone. E faranno molto di più che parlare. Entro il 2012 i video on demand, la televisione IP e la TV via Internet conteranno per circa il 90% del traffico di consumatori in rete. E anche le conversazioni in rete coinvolgeranno sempre più persone: gli iscritti ai siti di social networking oltrepasseranno i 500 milioni nei prossimi tre anni.
A Londra 10.000 videocamere di sorveglianza sono connesse in rete e trasmettono immagini 24 ore su 24. Prendiamo in considerazione 300 sensori installati su un ponte nel Minnesota, aggiungiamo a questi altri 800 dispositivi di monitoraggio su un altro ponte a Hong Kong e moltiplichiamoli per i milioni di strade, ponti e palazzi in tutto il mondo. A tutto questo aggiungiamo miliardi di telefoni intelligenti, videocamere, automobili, dispositivi e milioni di chilometri di reti elettriche e arterie stradali intelligenti.
Non c’è da stupirsi se in appena tre anni si prevede che il traffico IP totalizzerà più di mezzo zettabyte. (Un zettabyte equivale a un trilione di gigabyte oppure un 1 seguito da 21 zeri.)
Un pianeta più intelligente richiederà un’infrastruttura per le comunicazioni più intelligente.
Per importante che sia, la banda larga ad alta velocità non rende intelligente una rete. E’ necessario che la rete funzioni in modo multi direzionale. Le reti intelligenti devono essere dotate di sistemi di analisi avanzata e di intelligenza operativa che identificano i diversi dispositivi tecnologici integrati e interconnessi e possono raccoglierne le informazioni rilevanti. Dovranno essere costruite basandosi su standard e software che permettano a trilioni di dispositivi e oggetti di “parlare”. Infine, avremo bisogno di piattaforme digitali della prossima generazione che consentiranno ai provider di telecomunicazioni di creare ed erogare servizi di ogni genere.
Fortunatamente, le comunicazioni più intelligenti sono a portata di mano. Una tra le più importanti società di telefonia mobile in India sta utilizzando una piattaforma digitale di IBM per fornire dinamicamente a centinaia di milioni di utenti nuovi servizi. Negli USA, un ospedale sta applicando un’infrastruttura pervasiva wireless, il sistema di codice a barre e l’RFID per gestire le sue strutture e amministrare le prescrizioni dei medicinali, aumentando così la sicurezza per i pazienti e l’efficienza operativa. A Taiwan un operatore di rete offre pubblicità personalizzata che si basa sui modelli di acquisto dei suoi abbonati, mentre i singoli abbonati di un carrier telefonico in Cina stanno collaborando direttamente con l’azienda per creare nuovi servizi. In California, infine, un’università ha lavorato insieme ad IBM al progetto della prima soluzione wireless per i parcheggi che nel Nord America verrà integrata con terminali per il pagamento.
Un pianeta che comunica in modo intelligente stimolerà nuovi progressi, aprirà possibilità inimagginabili, dalla scienza alla medicina, al business e alla tecnologia, aiutando così miliardi di persone a integrare l’economia globale. Perché quando le cose comunicano, i sistemi comunicano. E quando i sistemi comunicano, il mondo diventa più intelligente.
Costruiamo insieme un pianeta più intelligente. Per saperne di più, visita ibm.com/think/it
Altri link
Comunicazioni più intelligenti
Un pianeta più intelligente. Com’è?
“E’ il momento di costruire un pianeta più intelligente”
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