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mercoledì 2 settembre 2009

Etica ed economia della cura della salute

A prima vista, l'etica e l'economia non sembrano buone alleate nel trattare un argomento comune, tanto più se l'argomento è la cura della salute. E' costume diffuso, infatti, quello di distinguere l'etica dall'economia, erigendo la prima a paladino della vita, dal buono, del giusto e considerando la seconda come la "disciplina" dell'utilitarismo e della riduzione dei costi.
Il conflitto, apparente o effettivo, non è facilmente risolvibile in quanto nella realtà intervengono numerosi giudizi di valore, che non sempre sono convergenti. In particolare, l'equivoco è alimentato da due elementi:
1. il valore che ognuno di noi attribuisce al bene salute
2. i percorsi di acquisizione e utilizzo delle risorse
1. Il bene salute è un elemento così importante, che ognuno di noi sarebbe spontaneamente portato a rifiutare qualsiasi limitazione posta ai mezzi per salvaguardarlo, mantenerlo o ripristinarlo. Tale convinzione apparentemente si contrappone alla disciplina economica, alla cui base si pone il principio di scarsità delle risorse. In realtà, la limitazione alle risorse disponibili nel settore sanitario non è imposta dall'economia, ma dal fatto che le risorse in natura sono limitate. L'economia, proprio a causa della scarsità delle risorse, interviene come disciplina per ottimizzare l'utilizzo delle risorse a disposizione.
2. La cura della salute, così come ogni altra attività di produzione, si confronta con l'ambiente al fine di ottenere delle risorse da utilizzare per soddisfare i bisogni sia dell'ambiente (dal quale provengono le risorse) sia dei membri dell'organizzazione (che lavorano per soddisfare i loro bisogni). Il contrasto apparente con le discipline economiche si evidenzia nel momento in cui l'organizzazione sanitaria deve procurarsi i mezzi per proseguire la propria attività, confrontando sul mercato i prodotti della propria attività (ad es., case mix - ossia, offerta di prestazioni, volume di prestazioni, outcome) con i mezzi messi a disposizione dal sistema di finanziamento per la cura della salute. Anche questo elemento non trova ostacolo nella disciplina economica, che invece si offre per fare chiarezza sui percorsi di acquisizione e di utilizzo delle risorse.
Per copmprendere il rapporto fra etica ed economia è necessario considerare una possibile definizione del termine etica.
L'etica, dal greco éthos, può essere definita come la questione del bene o del giusto, dell'esigenza incondizionata (l'assoluto, la verità) rispetto alle esigenze meramente condizionate (il bisogno, la contingenza).
La questione etica fondamentale (che cos'è bene? che cos'è giusto?) ha una dimensione storica (Rich, 1993), che è frutto della conoscenza e dei principi che un popolo ha maturato nel tempo (un patrimonio normativo socialmente ereditato), ed una dimensione immanente, che si presenta nella vita quotidiana di ogni persona (metodo consapevole di affrontare la ricerca del giusto e del bene).
L'etica va oltre il costume e l'ordinamento positivo (le norme che si sono affermate in un dato periodo di tempo), alla ricerca incondizionata del giusto e del bene (Albano, Maiorano, 1985). Essa è e rimane una questione che non è mai possibile "chiudere" con una risposta definitiva, in quanto l'uomo deve costantemente assumersi la responsabilità del bene e del giusto in favore del quale intende schierarsi tenendo conto dei condizionamenti della società in cui vive.
Le implicazioni dell'etica sull'economia sono rilevanti, specie nel settore della cura della salute, basti pensare ai tre quesiti fondamentali dell'ordinamento economico:
1. Che cosa e in che misura bisogna produrre?
2. Come bisogna produrre?
3. Per chi bisogna produrre?
Questi interrogativi, presenti in ogni società indipendentemente dal grado di sviluppo e dalla struttura, solo in apparenza possono essere considerati come questioni meramente economiche.
Il fine fondamentale dell'economia è quello di attenuare le restrizioni imposte dalla scarsità delle risorse allo scopo di soddisfare i bisogni di una popolazione: quali bisogni soddisfare, in che misura questi devono essere soddisfatti, quali sono le priorità, sono questioni etiche che non possono essere lasciate senza adeguata considerazione.
L'economia può fornire dei modelli di analisi, può mettere in confronto le varie alternative, ma la scelta di sviluppare un programma anzichè un altro è una decisione che ha implicazioni etiche.
L'economiamette a disposizione dei decision maker strumenti per affrontare in maniera sistematica e consapevole i problemi di scelta, ma le decisioni che sottensono l'utilizzazione delle risorse richiedono una riflessione etica che riguarda, secondo i diversi punti di vista, il paziente e la famiglia, i professionisti della cura, e la società considerata nel suo insieme. E' troppo comodo affermare che è la cassa di risonanza che stona, a volte anche la voce di chi canta non è perfettamente intonata.
L'umanizzazione della cura, il motto che accompagna la riorganizzazione dei sistemi di cura della salute nel nuovo millennio, a ben vedere non è qualcosa di estrinseco da dover aggiungere rispetto alla dinamica del percorso assistenziale. La visione "deterministica" (routine) e ""monodimensionale" (valutazione separata dei costi e dei benefici) del percorso assistenziale viene messa in discussione su più fonti.
Considerare il paziente come persona, tenendo conto delle dimensioni psicologiche, spirituali, relazionali, e sociali, oltre che di quelle fisiologiche, omplica un ripensamento delle attività di cura in funzione degli esiti (intesi nell'accezione multidimensionale di outcome).
La consapevolezza della scarsità delle risorse non sempre è in conflitto con l'etica professionale, ma spesso ne costituisce il presupposto. Dal giuramento di Ippocrate (Serini, 1988), ai recenti codici deontologici, alle raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità emerge a chiare lettere la necessità di un impiego razionale dell'utilizzo delle risorse.
Il dibattito in corso sui rapporti tra etica ed economia per la cura della salute suscita vivo interesse sia fra i professionisti del settore sia nell'opinione pubblica e questo pone le premesse per una nuova concezione della cura della salute che considera la medicina, l'economia e l'etica come alleate al servizio della vita.
La definizione di etica qui riportata ha il solo scopo di chiarire il concetto sotto l'aspetto terminologico; per una trattazione più approfondita si consiglia la lettura del volume "Etica economica" (Rich, 1993).
(Fonte: web)
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